Descrizione Progetto
Punti d’appoggio |
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Traccia gps |
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Vetta |
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Rocca di Baiedo |
Zona geografica |
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Valsassina |
INDICAZIONI STRADALI
Da Milano procedere in direzione Lecco, Valsassina. Alla rotonda di Ballabio prendere l’uscita verso il comune di Pasturo. Continuare lungo la SP62 sino a raggiungere Baiedo, frazione di Pasturo. Già dalla strada è visibile l’enorme Rocca di Baiedo. Parcheggiare l’auto proprio sotto la parete e scegliere una delle innumerevoli vie presenti.
Dopo la bellissima giornata passata insieme allo Sperone Angelone, con il mio amico Enrico decidiamo di passare un’altra splendida giornata di Dicembre in parete. Così, non conoscendo la zona mi affido a lui. Decide di portarmi alla bellissima Rocca di Baiedo. Già dal nome possiamo capire di cosa si tratta: un’enorme rocca di roccia che affiora lungo la strada di comunicazione SP62. Avvicinamento zero e divertimento garantito. Qui troviamo svariate vie d’arrampicata, da un grado semplice ad uno difficile, attrezzate come vie da montagna (quindi si consiglia di portare friends, nuts, ecc., per poter mettere qualche protezione aggiuntiva). Il mio amico Enrico decide di affrontare la via “FOLLETTO”. Una via di 5 tiri di V° con un passaggio di VI°- sulla placca dell’ultimo tiro.
Arrivati all’attacco ci prepariamo e subito… Via! Si parte! Anche se la via è esposta a SUD, la mattina essendo Dicembre fa freschetto, ma appena iniziamo ad arrampicare il freddo passa.
Il primo tiro di circa 35 metri è un misto tra appigli e qualche passaggio su placca. La roccia il alcuni punti è bella articolata. Il tiro termina su una comoda cengia con una sosta ben attrezzata.
Il secondo tiro (ca. 30 mt) parte traversando a sinistra e superando un passaggio verticale ed esposto. Nulla di particolare… sfruttando i numerosi appigli, si riesci a superare questo tratto. Il tiro continua su misto di placche sino a giungere alla seconda sosta, sempre ben attrezzata con maglie rapide, catene e resinati, in prossimità di un alberello.
Il terzo tiro, che volendo può essere fatto contemporaneamente con il secondo evitando la sosta intermedia, termina in prossimità del boschetto e si sviluppa quasi tutto su semplice placca. Giunti alla sosta troviamo una sorta di catena che si addentra nel bosco, che ci permette di assicurarci e risalire per qualche decina di metri il ripido sentiero boscoso, sino a giungere (spostandosi leggermente sulla destra) all’attacco del quarto tiro.
Il quarto tiro ha uno sviluppo di circa 35 metri e si svolge su questa enorme e bellissima placca in cui al centro troviamo anche una bella fessura. Risalire il tiro in aderenza sino a raggiungere la sosta successiva.
Il quinto e ultimo tiro si svolge sempre su questa placca e qui troviamo, quasi alla fine, il passaggio un pochino più difficile. Ma sfruttando al meglio l’aderenza si supera questo tratto e si raggiunge la sosta (sotto un enorme masso racchiuso in una rete).
Da qui è possibile decidere se ridiscendere con le corde doppie oppure effettuare un altro tiro banale (III°) che esce su un sentiero che ci ricondurrà a valle.
Io e il mio amico Enrico decidiamo di ridiscendere in doppia.
Alla fine della giornata, rientrando a casa, il mio amico Enrico mi porta a mangiare in un posto unico nel suo genere: ALVA. Posto molto accogliente, in cui si mangiano solo prodotti tipici: dal classico panino con carne ai famosissimi e squisiti pizzoccheri. Per non parlare dei gustosi formaggi. E’ possibile anche acquistare queste delizie del palato. Insomma credo che sia una tappa obbligatoria per concludere in bellezza la giornata.
CONSIDERAZIONI
La Rocca di Baiedo è un bellissimo agglomerato roccioso ricco di vie d’arrampicata. Consigliata a tutti coloro che vogliono passare una bellissima giornata arrampicando e senza fare avvicinamento. E’ possibile, se si inizia presto ad arrampicare, fare anche più di una via in giornata, visto che gli itinerari non arrivano a più di 6 tiri.
La via Folletto è molto particolare nel suo genere. Non presenta elevate difficoltà se non un piccolo passaggio ed è ben protetta. Si consiglia di avere qualche friends e cordino da inserire soprattutto negli ultimi tiri sulla placca e nelle chiodature un po’ lontane. La roccia è compatta. L’itinerario è vario, ma i tiri più belli sono gli ultimi due, che si sviluppano principalmente su una bellissima placca, dove la progressione in aderenza è fondamentale.