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Appennini meridionali

 

INDICAZIONI STRADALI 

Strano ma vero, questa volta per effettuare questa bellissima ferrata, bisogna raggiungere la Basilicata precisamente il piccolo borgo di Sasso di Castalda in provincia di Potenza, nel cuore del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese. Grazie alle nuove attrazioni da poco create (ponte alla luna e le due vie ferrate) e ai vari sentieri presenti sul territorio è possibile trascorrere una meravigliosa giornata in questo piccolissimo borgo, immersi nella natura e godendo di attimi di pura adrenalina.

Dopo la bellissima avventura sul “PONTE ALLA LUNA” (il ponte tibetano più alto d’Italia), sempre insieme ai miei amici Antonio e Daniele, decidiamo di percorrere anche le due nuovissime ferrate presenti in questo meraviglioso borgo: FERRATA ARENAZZO e FERRATA BELVEDERE.
Dopo aver percorso la meravigliosa ferrata Arenazzo, non possiamo non effettuare anche la seconda. Così percorriamo il sentiero appositamente segnalato che in breve, passando attraverso due rocce, ci conduce all’attacco di questa nuova ferrata.
Il primo tratto presenta un muro interamente verticale che ci fa sembrare di stare su qualche ferrata delle famose Dolomiti. Questo tratto è agevolato dalla presenza di numerose staffe metalliche che facilitano la progressione. Terminato questo tratto, il percorso spiana leggermente e superando in tutta semplicità alcune roccette si arriva nella parte alta della ferrata. Di nuovo un tratto “verticale” (abbastanza appoggiato) da superare in modo molto semplice grazie sempre alla presenza di numerose staffe. Durante questo tratto, sulla nostra sinistra, possiamo ammirare interamente il bellissimo e affascinante “PONTE ALLA LUNA”. A causa della sua notevole lunghezza, a fatica, si possono ammirare le temerarie persone che hanno avuto il coraggio di volare e toccare il cielo con un dito.
Al termine del tratto verticale ci troviamo sotto la bellissima struttura in vetro sospesa nel vuoto che segna la fine del “PONTE ALLA LUNA”. Ora la ferrata prosegue su un delicato traverso con un tratto in discesa. Il passaggio è leggermente esposto ed è facilitato dalla presenza di staffe. Siamo quasi agli sgoccioli, per chi non se la sentisse o fosse stanco è anche possibile uscire dalla ferrata tramite le scalette del ponte tibetano (anche se risulta leggermente difficile per chi non è pratico e poi consigliamo sempre di restare sulla ferrata in sicurezza). Non spaventatevi, al termine della ferrata manca davvero poco!
 Dopo il traverso si passa sotto il gigantesco ponte e ci troviamo dinnanzi all’ultimo tratto della ferrata: un tratto verticale che è sempre facilitato dalla presenza di staffe. Si giunge al termine dell’itinerario nello stesso punto dove termina il “PONTE ALLA LUNA”.
In questo punto possiamo innanzitutto ammirare il bellissimo borgo di Sasso di Castalda molto caratteristico soprattutto dopo la sua ristrutturazione e, attraverso un apposito binocolo, osservare le persone che si stanno cimentando nell’attraversamento del ponte.
Da questo punto, percorrendo un caratteristico vicolo del paese, si ritorna al punto di partenza.

CONSIDERAZIONI

Anche questa seconda ferrata non presenta elevate difficoltà tecniche. I punti in cui prestare maggiore attenzione sono: il primo tratto verticale e soprattutto il traverso nella parte finale della ferrata. Non presenta uno sviluppo eccessivo (circa 200 metri di sviluppo) ed è percorribile in meno di un’ora circa.
Finalmente anche la Basilicata, dopo l’apertura delle ferrata Marcirosa e Salemm nelle Dolomiti Lucane negli anni precedenti, inizia ad avere qualche ferrata. Chissà se dopo questa iniziativa più persone del popolo Lucano inizieranno ad avvicinarsi alle attività montane!
La montagna è fatica… ma è anche pace, libertà e spensieratezza!
Organizzare un weekend in questi meravigliosi posti è vivamente consigliato. La Basilicata è tutta da scoprire e di sicuro riserva meraviglie inaspettate.