Descrizione Progetto

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Punti d’appoggio
Bar piazzale Cristo Redentore
Traccia gps
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Vetta
M. San Biagio (Cristo Redentore Maratea)
Zona geografica
Basilicata – Costa Tirrenica
Indicazioni stradali
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INDICAZIONI STRADALI 

Per raggiungere l’abitato di Maratea si percorre l’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria direzione Reggio Calabria e si prende l’uscita Lagonegro Nord – Maratea. Si Percorre la Strada statale 585 “Fondovalle del Noce” con tre possibilità di uscita in ordine sequenziale: Maratea Nord (sconsigliata), Maratea Centro attraversando l’abitato di Trecchina, Maratea Sud.
Giunti nel comune seguire le indicazioni per il Cristo Redentore.
Si affronta una strada tortuosa con dei tornati dove man mano che salite troverete le indicazioni per “SENTIERO RELIGIOSO AL CRISTO REDENTORE” e “VIA FERRATA AL REDENTORE”. Parcheggiate l’auto lungo i tornati. Qualora vogliate accorciare l’avvicinamento, recatevi in località Santa Caterina (poche possibilità di parcheggio) e imboccate il sentiero religioso sino a giungere dinnanzi il cartello che indica l’inizio della ferrata.

Dalle Alpi alle Dolomiti, passando per gli Appennini, questa volta facciamo tappa in una località marittima suggestiva e affascinante. Ebbene sì, potrebbe sembravi strano il connubio mare montagna ma questa volta vi lasceremo a bocca aperta. Ci troviamo nel comune di Maratea (PZ) nella nostra amata Basilicata e ci accingiamo ad affrontare la nuovissima ferrata al Cristo Redentore (inaugurata a Giungo 2021).
Insieme a mio fratello Vincenzo e all’amica Sabrina, dopo aver affrontato il sentiero di avvicinamento (sentiero religioso al Cristo Redentore) a picco sull’acqua cristallina di Maratea, giungiamo in prossimità del cartello che ci indica l’attacco della ferrata. Risaliamo per qualche metro il pendio e ci troviamo difronte alla partenza. Ci imbrachiamo e subito siamo pronti.
Il primo tratto verticale si articola in un piccolo canalino per poi spostarsi sulla sinistra per superare un tratto verticale agevolato dalla presenza di staffe che aiutano nella progressione. Terminato questo prima tratto si prosegue sul filo di cresta su un piccolo sentiero attrezzato. Sembra di stare in paradiso, siamo circondati da blu e sospesi tra cielo e mare.
Affrontiamo ora un secondo tratto verticale sempre agevolato dalla presenza di numerose staffe. Successivamente si risale lungo alcune rocce ben appigliate e non troppo verticali per poi traversare a destra su un sentiero poco difficoltoso. Ora affrontiamo di nuovo un tratto abbastanza verticale e leggermente esposto. Qui la vista è da Dio… sotto i nostri piedi un infinito di mare blu cristallino e limpido.
Ne approfittiamo per qualche foto e proseguiamo, superando, con l’ausilio delle staffe, questo tratto verticale. All’uscita è ben visibile il Cristo Redentore che ci sovrasta e ci richiamo a sè. Proseguiamo ora lungo il filo di cresta superando un lungo sentiero attrezzato sino ad una biforcazione che indica la via di fuga per chi non se la sentisse di affrontare l’ultima parte della ferrate che risulta essere un po’ più tecnica e vertiginosa del resto (nulla di estremamente difficile per chi è abituato ad affrontare Vie Ferrate).
Proseguiamo la nostra ferrata aggirando a destra un piccolo spigolo e affrontiamo così il primo ponte tibetano. Bè cosa dire… la vista ripaga ogni fatica sotto il caldo fatta sino ad ora!
Al termine del ponte risaliamo un piccolo tratto verticale e traversiamo, sempre sospesi nel vuoto,  sulla destra per poi risalire di nuovo verticalmente. Questo tratto, a differenza di tutto il resto della ferrata, si presenta abbastanza esposto.
Proseguiamo per pochi metri e affrontiamo il secondo ponte tibetano dove alla fine bisogna affrontare il tratto “più tecnico” della ferrata. Il tratto è verticale e richiede un minimo di sforo nelle braccia (attenzione per chi è alle prime armi). Al termine di questo tratto proseguiamo lungo un sentiero attrezzato sino a giungere al piazzale del Cristo Redentore termine di questa bellissima, unica e suggestiva ferrata.

CONSIDERAZIONI

La ferrata al Cristo Redentore di Maratea è una nuovissima ferrata inaugurata nel Giugno del 2021 che insieme alle ferrate di Castelmezzano, Pietrapertosa e Sasso di Castalda offrono agli appassionati di questo sport, un tour turistico della Basilicata molto bello e suggestivo.
Inoltre amplia notevolmente l’offerta turistica di Maratea.
La ferrata nel suo complesso non evidenzia difficoltà tecniche da segnalare. I tratti verticali sono tutti agevolati dalla presenza di numerose staffe metalliche. Gli unici tratti più adrenalinici e con qualche passaggio tecnico si trovano alla fine della ferrata dove sono presenti anche due ponti tibetani sospesi nel vuoto. Si raccomanda la massima prudenza in questi punti soprattutto per chi si volesse avventurare da solo o per la prima volta.
Il paesaggio e l’ambiente che offre la ferrata è molto suggestivo e, dopo aver osservato il mare dall’alto, alla fine della ferrata viene voglia di fare un tuffo nell’acqua cristallina di Maratea e visitare la suggestiva e unica SPIAGGIA NERA.
La ferrata al Cristo Redentore di Maratea rientra anche tra le poco ferrate presenti sul territorio italiano che sono sul mare e, per gli appassionati di arrampicata, segnaliamo la falesia di San Biagio che si trova qualche tornante sotto il piazzale del Cristo Redentore.

In ultimo, ma non per importanza, un ringraziamento va al caro amico Fabio Limongi scomparso prematuramente con un incidente in montagna. Grazie alla sua insistenza e al crederci sul turismo ha dato una forte spinta nel voler realizzare questa bellissima ferrata e se oggi fosse stato ancora qui con noi sarebbe stato contento e soddisfatto del risultato. GRAZIE FABIO!