Descrizione Progetto
Punti d’appoggio |
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Rif. Tavecchia / Grassi – Agriturismo La Baita |
Traccia gps |
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Vetta |
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Pizzo dei Tre Signori (2554 mt) |
Zona geografica |
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Valsassina |
INDICAZIONI STRADALI
Giungere nell’abitato di Introbio. Da qui seguire le indicazioni per Val Biandino, strada sterrata di facile percorribilità. Si giunge poi dinanzi ad un cartello che indica la fine della percorribilità a piedi. Qui imbocchiamo il sentiero a destra. Noi però amiamo vivere la montagna a 360° e amiamo camminare. Così parcheggiata l’auto ad Introbio iniziamo subito il nostro trekking.
L’escursione di seguito riportata è ambientata nella Val Biandino, meravigliosa valle in Valsassina che presenta una bellezza unica nel suo genere dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Sono venuto a conoscenza di tale posto grazie al mio amico Andrea che, in una fredda domenica di dicembre, ha avuto la brillante idea di organizzare un trekking.
Accettata con gioia e piacere l’allettante proposta, nella domenica fredda ma con un cielo da giornata primaverile, ci accingiamo ad affrontare il cammino con obiettivo il Rifugio Grassi a ca. 2000 mt per poi concludere con una sosta al rifugio Tavecchia: polenta, formaggi e tanto tanto vino….
Iniziamo con un breve riscaldamento prima di addentrarci nel vero e proprio sentiero. Giunti al cartello sotto riportato che indica la fine della percorribilità in macchina, si imbocca il sentiero a destra del cartello e si attraversa un breve tratto di un sentiero che sfocia su una strada la quale se percorsa, con mezzi adeguati, conduce ad un ampio parcheggio dove a pochi mt vi è l’inizio del percorso. Noi essendo a piedi, proseguiamo seguendo le indicazioni per rifugio Tavecchia – Val Biandino
Durante questo tratto, vi è la possibilità di fermarsi ad ammirare la bellezza di una cascata che con il suo fragore suscita un senso di spensieratezza e rilassamento.
Giunti al parcheggio citato poc’anzi, seguire la segnaletica per Val Biandino che ci farà immettere nel sentiero indicato come n. 40 conosciuto anche come Via del Bitto.
Il sentiero attraversa un bosco, non è particolarmente faticoso, leggermente ripido su terreno roccioso ma ben segnalato (ripeto seguire le indicazioni per Val Biandino e rif. Tavecchia sentiero n. 40)
Durante il tragitto attraverseremo dei tratti dove il sentiero è ricoperto da pietre a cause di frane; troveremo sulla nostra sinistra l’agriturismo La Baita
Sulla destra si può osservare il torrente oltre la strada parallela al sentiero che giunge al Rifugio Tavecchia, dove le Jeep dei rifugi offrono servizio di navetta su richiesta.
Giunti alla fine del sentiero, ci troviamo dinanzi questa piccola cascata e pochi mt. sopra vi è il Rifugio Tavecchia.
In questo punto si ammira la bellezza e il fascino della Val Biandino; sulla sinistra attraversiamo un ponticello seguendo le indicazioni per il rifugio Grassi. Ci attende un tratto piuttosto ripido che ci condurrà alla colonia Pio XI dove possiamo approfittarne per una pausa ammirando la bellezza della vallata (ca. 30′ per raggiungere la colonia dal Tavecchia).
Non ci resta che affrontare l’ultimo tratto, quest’ultimo più ripido di quello precedente, eccetto nella prima parte dove vi è un falso piano. Risalendo la dorsale giungiamo alla bocchetta del Camisolo (2020 mt.), dove si scorge a pochi mt. il rifugio Grassi. Alle sue spalle sovrasta il meraviglioso Pizzo dei Tre Signori, la cui visuale mi incanta tanto che il mio amico è costretto a richiamarmi per ritornare indietro al rifugio Tavecchia, dove ci aspetta la nostra gustosa polenta. Il tratto appena citato, durante la stagione invernale, potrebbe essere caratterizzato dalla massiccia presenza di ghiaccio, pertanto è consigliabile affrontare l’escursione con molta attenzione utilizzando ramponi/ramponcini.
Dopo esserci rifocillati, ripercorriamo il medesimo sentiero percorso in salita che ci condurrà al punto di partenza di questa meravigliosa escursione.
CONSIDERAZIONI
L’escursione non mostra particolari difficoltà, se non in alcuni tratti ripidi e ghiacciati durante la stagione invernale (percorso consigliato anche con le ciaspole), in periodo estivo fattibile senza alcun problema.
Come già indicato, è interessante la sosta alla cascata del torrente Troggia (sita proprio all’inizio dell’escursione). Personalmente amo la stagione invernale, ma visto l’affascinante paesaggio sarebbe opportuno pianificare l’escursione in una giornata soleggiata. Nonostante la nostra escursione sia stata fatta in dicembre, ci siamo goduti un bel sole e anche se la temperatura era molto bassa, abbiamo potuto ammirare il fascino paesaggistico di questa valle. Sicuramente da ritornarci!