Descrizione Progetto
INDICAZIONI STRADALI
In auto, per arrivare a San Biagio (luogo di partenza delle visite) percorrere l’Autostrada A22 in direzione Brennero e imboccare l’uscita “Trento Nord – Interporto Doganale”.
Alla rotonda dopo il casello prendere l’uscita in direzione Lavis, Mezzolombardo, Bolzano, Spini. Continuare sulla SS43. Arrivati a Dermulo, seguire direzione Sanzeno e di lì procedere verso Revò seguendo la segnaletica stradale “Parco Fluviale Novella” fino a San Biagio (Romallo) sulla strada provinciale 74. Proprio innanzi alla biglietteria si trova un parcheggio gratuito dove poter lasciare l’auto.
Dopo aver percorso in auto una bella strada panoramica costeggiata da vere e proprie distese di meleti della Val di Non, iniziamo la visita guidata al canyon del torrente Novella. Alla biglietteria troviamo ad accoglierci le guide del parco, che ci forniscono il caschetto di protezione per percorrere in sicurezza gli stretti passaggi all’interno della forra.
C’è, oltre a noi, parecchia altra gente in attesa di poter esplorare i 3.5 km del percorso, quindi vengono messe a disposizione tre guide per tre gruppi di circa 15 – 20 persone l’uno. Ci accodiamo all’ultimo (e meno numeroso) gruppo in partenza.
La visita inizia percorrendo un breve tratto di strada asfaltata per poi imboccare una mulattiera sterrata che conduce all’interno di un tipico meleto tipico. Minuscoli eppure presenti frutti fanno capolino tra le foglie verde scuro. La particolarità di questo ambiente è la presenza di una particolare roccia calcarea facilmente erodibile, in alcuni punti di colore grigio ma per la maggior parte di un intenso rosso bordeaux, chiamata “scaglia rossa”.
Singolare il passaggio su un antico ponte di sasso, da cui osservare dall’alto lo scorrere del torrente tra le scoscese pareti di roccia, e sotto il quale si passerà, molto più in basso, durante la visita. Terminato questo primo tratto, inizia la vera e propria escursione attraverso il canyon, che è possibile visitare grazie alla costruzione di passerelle e scale su grigliato metallico che consentono a chiunque di camminare lungo le pareti rocciose, sospesi sul torrente sottostante, ammirando il secolare lavoro di erosione del torrente tra le rocce.
La guida, ad intervalli stabiliti, si ferma per illustrare le caratteristiche di ciò che vediamo lungo l’itinerario. Il percorso si snoda attraverso varchi angusti e ripidi versanti davvero suggestivi, scavati dal torrente fino alle rocce più resistenti. La fragorosa voce dell’acqua nel suo infrangersi sulle rocce sovrasta il chiacchierio dei presenti e tutti gli altri rumori. La temperatura fresca del canyon è molto piacevole vista la calura estiva all’esterno, ma è comunque consigliabile indossare un golfino o una felpa per proteggersi dallo sbalzo termico soprattutto in giornate molto calde.
All’uscita del canyon incontriamo la prima centrale idroelettrica della Val di Non, ancora funzionante, costruita all’inizio del ‘900. La passeggiata termina con la risalita al piazzale della biglietteria lungo un facile ma abbastanza ripido sentiero che attraversa un ombroso e tranquillo bosco.
Gioia R.
CONSIDERAZIONI
Visita affascinate, istruttiva e adatta a tutti, consigliata anche a famiglie con bambini (per regolamento, sopra i 3 anni di età). Nel parco è possibile anche praticare escursioni in kayak e canoa canadese con istruttore: chissà, magari alla prossima visita..
Ci scusiamo per la scarsa galleria fotografica, ma questo sicuramente vi incuriosirà e invoglierà ancora di più a visitare questo bellissimo posto.