Descrizione Progetto
Punti d’appoggio |
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Rif. Martina |
Traccia gps |
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download |
Vetta |
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San Primo |
Zona geografica |
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Trinagolo Lariano – Prealpi Comasche |
INDICAZIONI STRADALI
Dalla provinciale 41 Vallassina, passando da Erba raggiungiamo l’abitato di Magreglio, precisamente la chiesa del Ghisallo per poi continuare sulla sinistra e dopo ca. 10 km raggiungiamo la località Pian Rancio. Proseguendo sulla strada Via San Primo raggiungiamo un ampio parcheggio, dove poter parcheggiare la nostra auto.
E’ risaputo che per poter ammirare le bellezze di un’escursione nel loro completo fascino è necessaria la luce del giorno, ma vi garantisco che anche un’escursione al chiaro di luna, che riflette sul bianco della neve, lascia emozioni e ricordi indimenticabili. Questa mia convinzione deriva da una splendida escursione notturna sul Monte San Primo organizzata dal mio amico Oscar. Il monte San Primo sovrasta con i suoi 1600 mt di dislivello sul Lago di Como, è la cima più alta del Triangolo Lariano, ossia la zona compresa fra i die rami del Lago di Como. Il sentiero parte dal rifugio Martina, posto ideale per trascorrere qualche ora all’insegna della spensieratezza accompagnata da una magnifica visuale. Raggiunto il rifugio Martina, seguiamo la carrozzabile che termina subito sopra di esso, l’inizio del sentiero è segnalato da un cartello che indica la direzione per la vetta (sentiero classificato EE). Seguendo il sentiero ci si addentra nel bosco, dove man mano che si prosegue, la pendenza aumenta fino a farsi sentire particolarmente nell’ultimo tratto che precede la bellissima vetta del San Primo.
Sono pochi i dettagli/foto raccolte in quanto il terreno risultava abbastanza scivoloso per via del ghiaccio e della ripidità e ciò ci ha tenuti fortemente concentrati. In ogni caso la fatica è stata ripagata dall’arrivo in vetta dove, nonostante il buio, abbiamo ammirato le infinite luci dei paesi che circondano il monte (di giorno il panorama non ha eguali: veduta sul lago di Como e gran parte della catena alpina. Addirittura, nei giorni privi di foschi, a sud si scorge i lontani Appennini). L’ultimo tratto prima della croce di vetta si sviluppa su un breve tratto di cresta.
E per finire l’escursione incontriamo sulla strada di ritorno, precisamente al Martina, il gruppo degli “SCAPPATIDICASACANTU“, un gruppo di simpaticissimi ragazzi che organizzano dei momenti di ritrovo -all’insegna dello star bene- in diverse zone di montagna. Abbiamo accolto con molto piacere l’ invito a fermarci con loro per rifocillarci e scambiare quattro chiacchiere.Così dopo aver trascorso un bellissimo momento conviviale con buon cibo e tantissimo buon vino, ci incamminiamo verso la macchina!
CONSIDERAZIONI
Anche se fatta in notturna quest’escursione è stata davvero qualcosa di unico. Camminare al chiar di luna con il fresco suono della neve calpestata è una sensazione assolutamente da provare! Di sicuro di giorno il paesaggio che si può ammirare è molto più appagante.
Il sentiero è classificato come EE. Segnaliamo massima prudenza se percorso durante la stagione invernale (presenza di ghiaccio aggravata da alcuni tratti ripidi). Per il resto l’escursione non presenta grosse difficoltà tecniche. Assolutamente consigliato in una bellissima giornata soleggiata.