Descrizione Progetto

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Punti d’appoggio
Piani d’Erna – Rif.Azzoni
Traccia gps
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Vetta
Monte Resegone
Zona geografica
Alpi Orobiche – Prealpi Bergamasche
Indicazioni stradali
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INDICAZIONI STRADALI 

Punto di partenza dell’escursione è la funivia dei Piani d’Erna sita in Lecco. Per arrivarci da Milano bisogna giungere a Lecco in superstrada e seguire le indicazioni Valsassina. Salire sulla Funivia per i Piani d´ Erna (625 mt), dove troverete un ampio parcheggio con l’accesso alla funivia e ad alcune aree ristoro.Giunti al parcheggio, munirsi di biglietto e salire ai Piani d’Erna tramite la funivia.

Il nostro battesimo sulle montagne lombarde è avvenuto proprio fra le rocce del monte Resegone che ospita il favoloso rifugio Azzoni. Proprio qualche anno fa, nel caldo mese di luglio, decidemmo di arrivare in vetta al Resegone concatenando la via ferrata del centenario con la ferrata De Silvano.

Nostalgici di rivivere quel giorno, abbiamo deciso di ritornarci con grande piacere da un nuovo sentiero e dal versante lecchese.

Il sentiero scelto è il sentiero n.7, che interseca il n.17 il quale conduce proprio alla vetta del Resegone.

Questo sentiero è molto noto, in quanto annualmente si svolge una delle gare di trial più adrenaliniche e conosciute  in zona: la resegup. Tale manifestazione ha come punto di partenza il lago di Lecco per poi arrivare in vetta al Resegone dal sentiero n.1 e ridiscendere  dal sentiero n.7, oggetto della nostra escursione.

Avendo poco tempo a disposizione e non volendo rinunciare all’uscita, abbiamo guadagnato quota prendendo la funivia ai Piani d’Erna. Uscendo dalla funivia e seguendo la strada asfaltata che conduce alla Bocca d’Erna, ci troviamo dinanzi a diversi cartelli che indicano vari sentieri.

Noi seguiremo il cartello del sentiero n.7. Dopo pochi mt troviamo le indicazioni del Sentiero Natura, uno dei tanti sentieri presenti molto carino e didattico, soprattutto consigliato alle famiglie.

Noi continuiamo percorrendo la traccia del n.7.
Piacevole questo sentiero in quanto  immerso nel bosco, quindi soprattutto nelle giornate soleggiate ci regala un senso di frescura. Sulla sinistra si ammira il fascino delle Grigne che ci accompagnano per un bel tratto di sentiero e si può notare la presenza di un vecchio impianto di risalita.

Proseguendo il sentiero attraversiamo un canale, quindi prestare molta attenzione soprattutto nelle giornate successive a forti temporali.

Dopo pochi mt. troviamo le indicazioni che ci condurranno al Passo del Giuff e alle Forbesette (sentiero n. 7); sosta d’obbligo qualche metro più avanti del cartello per ammirare una balconata che affaccia sulla maestosa Grigna.

Una salita ripida con dei gradoni di roccia antecede l’arrivo al Passo del Giuff, dove dopo un’altra breve sosta, continuiamo proseguendo sulla destra lasciando alla nostra sinistra il sentiero  Bocchetta del Frate (ca. 1530 mt).

Da qui si prosegue verso Le Forbesette (ca. 1400 mt) dove vi è attrezzata una piccola area di sosta. Si nota la segnaletica del sentiero che giunge al paesino di Morterone, uno dei paesi più piccoli d’Italia dal punto di vista demografico; questo posto merita una visita!

Si prosegue sempre per il sentiero n.17, che diventa sempre più ripido. Con una serie di zigzag in ripida pendenza, si giunge finalmente alla vetta del Resegone.

Abbiamo voluto trascorrere un week-end diverso dai  soliti, per questo abbiamo alloggiato la notte del sabato nel rifugio Azzoni gestito dalla società SEL (Società Escursionisti di Lecco). Inutile descrivere l’ottima ed unica ospitalità dei gestori che ci hanno fatto sentire a nostro agio oltre ad essere stati coccolati con una cena degna di nota: pizzoccheri, tagliere di salumi e……VINO!

Dalla croce di vetta, oltre a scorgere la meravigliosa città di Lecco con il suo lago, si può ammirare, in base alle condizioni meteo della giornata, diverse catene montuose. Per facilitare l’identificazione delle vette circostanti, possiamo aiutarci con la “stella” che indica la posizione e l’altezza delle imponenti montagne visibili.

CONSIDERAZIONI

Il sentiero non presenta particolari difficoltà tecniche, ma richiede una buona preparazione fisica.
Paesaggisticamente l’ambiente è vario, dal bosco si passa al sentiero completamente su roccia. In cima si ammira la maestosità di diverse vette importanti!
Dopo la cena in rifugio, proviamo ad appisolarci ma il nostro pensiero è rivolto sempre lì… svegliarci all’alba. Dopo un lungo dormiveglia finalmente “squilla strombazzante” la sveglia. Pila frontale, colazione e subito fuori per assistere ad uno spettacolo che la natura ci offre quotidianamente: l’alba. Siamo subito attratti da un piccolo gregge di caprette che stanno calme sulle rocce in attesa di essere riscaldate dai raggi del sole dopo la fresca notte. All’uscita dal rifugio sono attratte dai nostri piccoli rumori e incuriosite si avvicinano. Immersi nel pieno della natura ci godiamo questo affascinante spettacolo. Vi invitiamo a provare questa esperienza unica e suggestiva, anche con le famiglie e i figli, per far comprendere che ancora esistono valori e bellezze che non hanno nulla a che fare con la fredda tecnologia di cui oggi siamo diventati schiavi.
E’ sempre bello trascorrere la notte nei rifugi per apprezzare  la cordialità dei rifugisti e ammirare il fascino, i colori del cielo dell’imbrunire e le prime luci dell’alba, tutto questo in ottima compagnia!