Descrizione Progetto

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Punti d’appoggio
Rif. Azzoni – Capanna Ghislandi
Traccia gps
/
Vetta
M. Resegone (1875 mt)
Zona geografica
Alpi Orobie – Prealpi Bergamasche

INDICAZIONI STRADALI

La ferrata del Centenario, concatenata  alla ferrata De Franco Silvano, è stata la nostra prima ferrata.
Per arrivarci da Milano bisogna giungere a Lecco in superstrada e seguire le indicazioni Valsassina. Salire sulla Funivia per i Piani d´ Erna (625 mt), dove troverete un ampio parcheggio con l’accesso alla funivia e ad alcune aree ristoro. L’avvicinamento alla ferrata del Centenario può essere effettuato in due modi. La prima soluzione è la seguente: attraverso gli impianti di risalita si arriva ai Piani D’Erna e poi si prosegue lungo il sentiero che conduce al Passo del Fo’ (sentiero n.5) fino a raggiungere il rifugio Ghislandi-1284mt, da dove in circa 3’ si arriva all’attacco della ferrata. Seconda soluzione potrebbe essere  quella di percorrere il sentiero n.1 con l’ingresso a destra degli impianti di risalita per poi prendere, dopo il rifugio Stoppani, il sentiero n.6 che porta al Passo del Fo’ in prossimità del rifugio Ghisaldi.
Altro percorso totalmente opposto, a nostro avviso, potrebbe essere quello con l’arrivo a Erve procedendo in direzione del rifugio Alpinisti Monzesi per poi deviare verso il Passo del Fo’ (a nostro avviso questo percorso risulta leggermente più impegnativo fisicamente rispetto agli altri).

Arrivati in prossimità ci si imbraga e si inizia la ferrata. Si superano alcuni metri in verticale, agevolati da numerose staffe che creano una sorta di scalinata. Dopo questi tratti ci si immerge in un canalino che viene superato facilmente con l’ausilio di catene. Si procede ora lungo un secondo tratto verticale abbastanza esposto, ma reso sicuro dalle numerose staffe infisse nella roccia. Bisogna prestare particolare attenzione a non smuovere materiale roccioso.
Tra l’alternarsi di strapiombi e semplici rocce, si esce dal canale arrivando su uno spiazzo panoramico utile per prendere un po’ di fiato, anche se la fine del percorso è ormai vicina. Si supera un’altra serie di rocce, che non presenta nessuna difficoltà per arrivare sulla sommità della ferrata: un grande prato che dà una veduta eccezionale.
A questo punto dell’escursione abbiamo varie possibilità per continuare:

Usciti dalla ferrata sulla destra, troviamo delle indicazioni per ridiscendere al rifugio Ghisaldi attraverso il sentiero attrezzato del Caminetto. Il sentiero non presenta grosse difficoltà se non quella di trovare molto materiale instabile. FARE ATTENZIONE!!!!!

Ridiscendere lungo il sentiero n.1 fino al parcheggio della funivia. Altrimenti, incrociando il sentiero n.5 si arriva alla stazione della funivia che potrà essere utilizzata come mezzo di discesa.

Proseguendo sul sentiero n.1 possiamo arrivare al rifugio Azzoni -1860mt- presso la vetta del Resegone (circa 1.00h di sentiero);

Proseguendo sul sentiero n.1 (in salita), dopo circa 15’ si incrociano le indicazione della ferrata De Franco Silvano che conduce sulla croce, posta in vetta al Monte Resegone.

Per chi volesse salire in cima al Resegone dopo aver fatto la ferrata del Centenario e non si sentisse stanco fisicamente, potrebbe proseguire attraverso la seconda ferrata: la De Franco Silvano.
Io e mio fratello  l’abbiamo percorsa insieme a due amici che abbiamo conosciuto alla fine della ferrata del Centenario, mentre si rifiatava un po’.

Questa ferrata, rispetto a quella del Centenario, presenta qualche difficoltà in più soprattutto in 2 punti, dove l’aiuto della catena risulta quasi fondamentale.
Il primo tratto risulta molto semplice grazie alla grande quantità  di appoggi. Usciti da queste facili rocce ci si avvicina al secondo tronco, dove già dall’inizio è necessaria una forte trazione per poter salire in quanto priva di appigli. Da questo momento la ferrata richiede un po’ di impegno fisico, anche se i bravi climber la farebbero tutta senza l’ausilio della catena, in quanto ci sono tratti abbastanza verticali e con la presenza di pochi appigli. Superati questi tratti, si inizia ad intravedere la croce del Resegone. Salendo ancora qualche roccia e seguendo piccoli tratti di sentiero in cresta (prestare attenzione a questi tratti dove non c’è nessuna protezione e al lato sono presenti vuoti di notevole altezza) si esce dalla ferrata arrivando proprio sotto l’enorme croce di ferro del Resegone. Una volta al rifugio possiamo degustare le ottime pietanze preparate dal rifugio Azzoni. Per ridiscendere prendere il sentiero n.1.

CONSIDERAZIONI

Le due ferrate non presentano grosse difficoltà tecniche, eccetto  qualche passaggio sulla ferrata  De Franco Silvano.

La ferrata del Centenario è davvero molto semplice, grazie alla presenza di innumerevoli staffe che facilitano la salita. Adatta a chi vuole iniziare a fare ferrate. L’unica accortezza da tenere a mente è di non smuovere il materiale roccioso che si trova lungo il percorso.

La ferrata De Franco Silvano non deve essere sottovalutata,nonostante le tante relazioni  in cui non viene ben descritta in tutte le sue difficoltà . Presenta dei tratti in cui bisogna prestare molta attenzione. Risulta ben attrezzata e molto suggestiva dal punto di vista panoramico.

Partendo dalla ferrata del Centenario, l’eventuale concatenamento con la successiva via attrezzata De Franco Silvano è da valutare bene in quanto ha caratteristiche più impegnative di quella appena percorsa. Da valutare anche il proprio grado di stanchezza e il clima. La seconda ferrata si sconsiglia di affrontarla nelle ore di punta delle stagioni estive in quanto è tutta esposta al sole.

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