Sappiamo orientarci?
Questa è la prima domanda che dobbiamo porci prima di affrontare un’escursione in montagna. Leggendo un manuale (MANUALE DI ALPINISMO di Mark Houston e Kathy Cosley) sono stato attratto da questa citazione: “Alpinisti con ottime abilità tecniche ma dotati di una mediocre capacità d’orientamento sono probabilmente più a rischio rispetto ad altri meno abili nell’arrampicata ma con un buon senso dell’orientamento”. Beh, c’è poco da commentare qui!
Orientarsi significa stabilire la direzione dei punti cardinali e individuare sul terreno la direzione da percorrere riferendola a tali punti.
L’orientarsi è un insieme di capacità e conoscenze che vengono messe in atto insieme. Solo il tempo e la tanta pratica potrà migliorarci. C’è da fare però una piccola distinzione tra orientamento e navigazione.
L’orientamento e la navigazione sono abilità correlate ma diverse. Per orientarci usiamo gli occhi, cervello e a volta una carta topografica, mentre la navigazione utilizza strumenti (bussola, gps, ecc.) quando la visibilità è così scarsa che i nostri occhi da soli non bastano.
Sicuramente, prima di orientarsi sul campo è necessario fare una buona pianificazione a casa; per questo vi invitiamo a leggere il nostro post “COME SI PIANIFICA UN’ESCURSIONE?”.
Quando ci troviamo in montagna, lungo un sentiero, iniziamo a memorizzare e a ricordare i bivi, a localizzare punti caratteristici già trovati a casa su una cartina e a fare sempre un’esplorazione a 360 ° per capire dove siete. Quando percorriamo un sentiero, prestiamo attenzione ad alcuni particolari che potranno farci capire se siamo sulla giusta via, ad esempio: segnaletica, ometti, tracce di altra gente che ci ha preceduto, incontro con altre persone, ecc.
In questo post vedremo come orientarci sia di giorno che di notte con alcuni metodi molto semplici.
DI GIORNO:
Di giorno se vogliamo orientarci abbiamo varie possibilità, a partire dalla bussola, il sole, l’ombra e per i più bravi il vento.
Il sole è la prima, elementare e infallibile bussola: sorge sempre ad EST (circa le 06:00), tramonta ad OVEST (circa alle 18:00) e alle 12:00 indica il SUD.
Altro metodo sempre con il sole e un orologio analogico è quello di puntare la lancetta delle ore verso il sole, la direzione del SUD è il raggio a metà tra la lancetta dell’ora e le 12. Questo ovviamente se ci troviamo a Nord dell’equatore, mentre a Sud dell’equatore troveremo il NORD.
Con il vento è davvero molto difficile orientarsi, bisognerebbe conoscere bene la direzione dei venti presenti nella zona in cui ci si trova.
DI NOTTE
Se di giorno abbiamo il sole, di notte abbiamo la luna, le stelle e sempre la nostra bussola.
Orientarsi con le stelle è davvero molto semplice ma bisogna conoscere e saper individuare alcune tra le più “famose” costellazioni. Avete mai sentito nominare Stella Polare, Orsa Maggiore, Grande Carro, Cassiopea, ecc..? Ebbene sì, bisogna individuare una tra queste costellazioni. Di sicuro, sappiamo che la Stella Polare indica il NORD (nell’emisfero boreale, mentre in quello Australe troviamo la Croce del Sud). Ma come si trova la Stella Polare?
In una sera limpida, dobbiamo uscire sul balcone (possibilmente con poca luce artificiale) e guardare il cielo per individuare l’Orsa Maggiore (o Grande Carro). Questa costellazione è composta da 7 stelle, con una forma mitologica (un orso inseguito da tre cacciatori).
Prendendo la distanza tra le due stelle in rosso, si prolunga per cinque volte sino a giungere alla Stella Polare. La Stella Polare è l’ultima stella di un’altra costellazione: l’Orsa Minore (o Piccolo Carro) che è simile all’Orsa Maggiore.
In alternativa, per identificare la Stella Polare si può utilizzare un’altra costellazione: Cassiopea. Cassiopea ha una forma di una W rovesciata e la punta indica sempre la Stella Polare
Dobbiamo ricordare che tutto ciò è riferito se ci troviamo nell’emisfero Boreale (NORD)
Anche con la luna piena ed un orologio analogico è possibile orientarsi. Conteggiamo le ore da 1 a 24, disponiamo l’orologio orizzontalmente con la lancetta delle ore rivolte verso la luna, dividiamo le ore per due e il risultato indicherà il SUD. (Esempio: sono le ore 20:00, puntiamo la lancetta delle ore verso la luna, facciamo 20:2= 10 e così in direzione delle 10 sarà il SUD).
Altro metodo utilizzabile sempre con la luna solo con il primo e ultimo quarto (luna crescente e luna calante). Sarà utile ricordare la filastrocca: “luna crescente gobba a ponente (OVEST), luna calante gobba a levante (EST)”. In questa situazione sarà la gobba della luna ad indicarci uno dei punti cardinali.
Altri metodi che ci consentono di orientarci, sia di giorno che di notte, possono essere:
- Gli alberi di alto fusto: hanno sempre la corteccia rivolta a NORD generalmente ricoperta da muschio;
- I muri con muffa, umidità e muschio: sono rivolti quasi sempre a NORD;
- L’inclinazione degli alberi, che potrà indicarci la direzione del vento della zona in cui ci troviamo; ma questo è un elemento che si dovrebbe conoscere prima.
Vogliamo concludere questo post dandovi un piccolo e funzionale consiglio. Quando uscite a fare un trekking semplice con un gruppo, mettevi voi alla guida. Mettervi al comando vi costringe ad orientarvi, in quanto se ci si affida ad un capogruppo si osserva di meno. Se commettete un errore, non andate nel panico ma cercate di capire perché lo avete commesso, dove avete sbagliato.