Spesso dopo una lettura attenta di una guida escursionista o alpinistica, ci si imbatte in termini tecnici come “sperone” o “cengia” che potrebbero risultare di difficile comprensione o addirittura scontati. Con questo articolo vorrei spiegarvi alcuni dei termini morfologici più utilizzati in montagna, così da rendere la lettura di manuali o libri più semplice e anche più piacevole.
CRESTA: La cresta è un tratto continuo a volte affilata che unisce due elevazioni opposte.
SPERONE: simile alla cresta è un rilievo che si stacca dal corpo della montagna.
SPIGOLO: è il punto d’incontro di due facce opposte della montagna.
PARETE: è un tratto uniforme ed esposto di roccia senza eccessivi rilievi.
AGO O GUGLIA: è un monolito di ridotte dimensioni staccato dal corpo principale della montagna.
TORRIONE: è un monolito di grosse dimensioni staccato anch’esso dal corpo principale della montagna.
FORCELLA: stretta depressione che separa due conformazioni rocciose.
BOCCHETTA: si tratta di una sella che unisce due cime o una guglia o torrione al corpo principale.
CANALONE: è un grande e profondo incavo dove la montagna scarica detriti e valanghe.
COLATOIO: è un canalone meno marcato e profondo e di lunghezza ridotta.
TERRAZZA: tratto pianeggiante anche di ampie dimensioni che interrompe la verticalità della montagna.
CENGIA: si tratta di un gradino di larghezza e lunghezza ridotta, si trova prevalentemente su tratti rocciosi.
SCARPATA O BALZA: è un salto a volte verticale formato per lo più dallo zoccolo delle montagna.
CREPACCIO O CREPACCIA: è una spaccatura della massa compatta di un ghiacciaio dovuta alla tensione di movimento e difformità del terreno sottostante la spaccatura varia da pochi millimetri a molti metri.
SERACCHI: sono blocchi di neve e ghiaccio di dimensioni variabili in equilibrio instabile, si formano nei punti dove il ghiacciaio incontra brusche variazioni di pendenza.
CORNICI: sono sporgenze di neve plasmate dal vento sulle creste e sulle cime delle montagne innevate.
RIGOLA: è un solco di scorrimento dei detriti di ghiaccio che dalla cima delle montagne vengono convogliate verso i canaloni. Solitamente sono solchi molto profondi di ghiaccio vivo e levigato.
STRAPIOMBO: lo strapiombo è quando una parete forma un angolo superiore a 90°, cioè quando eccede la verticalità
TETTO: il tetto è una sporgenza netta della parte verso l’esterno
MORENA: la morena è l’accumulo di sedimenti rocciosi trasportati dai ghiacciai nel loro scorrimento a valle.
01 vetta 07 nicchia 13 spigolo di contrafforte 19 ripiano
02 strapiombo 08 forcella 14 torrione (gendarme) 20 sponda
03 spigolo 09 testa di roccia 15 fenditura 21 scarpata
04 tetto 10 guglia 16 masso incastrato 22 declivio
05 cengia 11 bocchetta 17 camino 23 canalone
06 terrazzino 12 costola 18 barricata