Tante persone in montagna sottovalutano la protezione degli occhi, soprattutto ad alte quote e d’inverno.
Importantissimo oggetto da portare sempre in montagna è sicuramente l’occhiale da sole.
In ambiente nevoso di alta montagna è indispensabile l’uso di occhiali. All’aumentare della quota, l’irradiazione solare cresce progressivamente a causa della riduzione dello spessore atmosferico e quindi della diminuzione dell’assorbimento. Anche la composizione dello spettro solare cambia sostanzialmente. Lo spettro solare di interesse si può suddividere in: UV (ultravioletto), visibile e infrarosso; la radiazione IR (infrarosso), invisibile ma che percepiamo sostanzialmente come calore. Neve e ghiaccio presentano elevata diffusione (colore bianco) ed elevata riflessività (struttura “speculare” della superficie, soprattutto del ghiaccio) e questo accresce ulteriormente il livello medio della radiazione cui è sottoposto l’occhio umano, producendo elevate concentrazioni della radiazione, i riflessi, assai fastidiosi e anche dannosi. È indispensabile ricorrere all’uso di occhiali da sole che devono assolutamente essere di qualità e adatti all’uso in ambiente montano e soprattutto d’alta quota. Essi devono garantire:
- Efficiente assorbimento della radiazione UV;
- Un ragionevole assorbimento nella regione visibile dello spettro solare; tale assorbimento viene ottenuto tramite opportuna colorazione delle lenti ed è normalmente compreso tra il 50% e l’80%. L’eccessivo assorbimento, cioè occhiali molto scuri, è sconsigliabile in quanto produce affaticamento dell’occhio; inoltre la pupilla si adatta alla riduzione del livello di luminosità dilatandosi e una eccessiva dilatazione accresce l’assorbimento di radiazione UV. Le colorazioni più opportune sono quelle comprese nella gamma grigioverde – grigio – grigio bruno.Lenti polarizzate sono efficienti nell’assorbire la luce riflessa, aumentando così anche il contrasto, ma la loro funzionalità dipende fortemente dalla direzione di provenienza della luce;
- Assorbimento pressoché totale della radiazione IR (infrarossa). Tale radiazione non ha di per sé effetti direttamente nocivi sull’occhio, che però la assorbe fortemente con conseguente fastidioso riscaldamento locale;
- Angolo di visione sufficiente: alcuni tipi ancora in commercio, allo scopo di proteggere lateralmente, risultano di dimensioni troppo piccole e limitano il campo visivo con conseguente affaticamento (anche psicologico) e rischio. La forma migliore è quella a “goccia”;
- Robustezza e sicurezza; da questo punto di vista sono preferibili le lenti in materiale sintetico.
- Ventilazione adeguata, tale da evitare eccessivo appannamento, peraltro inevitabile in determinate condizioni; le lenti in materiale sintetico si appannano meno.
Spesso è necessario utilizzare protezioni laterali e per il naso (soprattutto in ambiente innevato d’alta quota): gli occhiali ne devono quindi essere forniti.
E’ importante ricordare e sapere che è buona norma portare gli occhiali da sole, non solo d’inverno e ad alta quota, ma per qualsiasi tipo di escursione anche d’estate in cui il sole è più forte e potrebbe recare danno e problemi agli occhi.