Oltre a un buon kit di primo soccorso, sarebbe opportuno avere nello zaino un piccolo kit di sopravvivenza che potrebbe tornarci utile in alcune situazioni insidiose. Di sotto vi elencherò, sempre in base alla mia esperienza, vi elencherò alcuni oggetti per farvi creare un piccolo kit di sopravvivenza:

  • COLTELLO MULTIUSO; non scegliete un coltello che abbia “milioni” di attrezzi, ne basta uno che sia robusto e affidabile;
  • ACCENDINO; Potrebbe esservi utile qualora, in caso di emergenza, dovreste accendere un fuoco per riscaldarvi o per segnalare la vostra posizione. Si consiglia un accendino a gas che resiste al vento o, meglio ancora ma più difficile da usare, un acciaino;
  • FISCHIETTO; potrebbe essere utile in caso di emergenza. In tal caso potreste seguire queste semplici regole:

Chiamata di soccorso:

6 segnali acustici ogni minuto (1 ogni 10 secondi)

1 minuto di intervallo

continuare l’alternanza fino a che si è certi di essere stati localizzati

Risposta di soccorso:

3 segnali acustici ogni minuto (1 ogni 20 secondi)

1 minuto di intervallo

continuare l’alternanza fino a che si è certi di essere stati ricevuti

 

Può essere utile anche durante le attività in corda:

Un fischio: STOP! Indica di bloccare la calata della corda. Ad esempio, quando l’attrezzista cala la corda per regolarne la lunghezza, sentendo un fischio interromperà immediatamente la calata, nel punto in cui si trova.

Due fischi: CA-LA! Si da l’ordine a chi sta manovrando la corda sull’ancoraggio di calare o di dare corda. Se chi è appeso ha bisogno di essere calato velocemente, si possono ripetere i due fischi, intervallandoli da una pausa.

Tre fischi: LI-BE-RA! È il segnale di fine manovra. Significa che la corda è libera e può scendere un’altra persona. Lo comunica chi è sceso, ma solamente nel momento in cui ha sganciato il discensore dalla corda e si è spostato fuori dalla verticale in zona di sicurezza.

Quattro fischi: RE-CU-PE-RA! Se la manovra è ben eseguita, teoricamente non si dovrebbe usare. Può però capitare che, per un errore di valutazione, la corda non sia stata ben regolata a misura, oppure che con la gestione degli sfregamenti si sia data troppa corda, facendone galleggiare un capo nella vasca di ricezione. Ragion per cui si rende necessario recuperarla verso l’alto. Quando sarà all’altezza giusta, colui che da gli ordini fischierà una volta (STOP!) per bloccarne il recupero.

Più fischi in sequenza rapida: si intende comunicare una situazione di pericolo, senza lasciare il dubbio che si intenda dare il segnale di corda libera.

  • TELO TERMICO DI EMERGENZA: dovrebbe già essere presente nel kit di primo soccorso, ma uno in più non fa mai male! Utile nelle situazioni di emergenza per far mantenere costante la temperatura corporea e non andare incontro all’ipotermia. Come tanti pensano erroneamente, il telo termico NON RISCALDA ma mantiene costante la temperatura corporea. Si tratta di un foglio di alluminio con una parte d’orata e una argentata. Quella d’orata va lasciata all’esterno in caso di ipotermia, mentre quella argentata va messa all’esterno in caso di colpo di calore facendo disperdere così la temperatura.
  • CORDINO DA ROCCIA: utile per mille modi, tra cui controventare una tenda, sollevare lo zaino da terra e sfilacciandolo potrebbe essere utile per cucire.
  • OGGETTI TOPOGRAFICI: importantissimo per l’orientamento è avere con sé una bussola e/o GPS, un pezzo di carta e una matita dove annotare le varie cose.
  • PILA FRONTALE: utile per rientrare al rifugio in caso sopraggiunga il buio improvvisamente. Opportuno avere anche qualche batteria di riserva.

 

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